Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
c’è una continuità che non si spezza.
Cos’è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!
Tutti siamo accanto. Ogni tanto un bel saluto……...
RispondiEliminaGrazie Francesco, un caro saluto!
EliminaDani
questa poesia è bellissima cosi come il tuo ricordo x loro.
RispondiEliminaGrazie Fiore.
EliminaUn caro saluto
Dani
Dani, mi puoi dare l'indirizzo di quel blog creato da Paracchini che ospitava i nostri blog?
RispondiEliminaStai bene?
Bacio.
Ciao August sai che non ricordo a quale ti riferisci? Il suo dici?
RispondiEliminaFammi ricordare...
Forse era un aggregatore che raccoglieva i post di un gruppo di persone. Ho perso l'l'URL e non posso consultarlo.
EliminaCiao Dani.